Biografia

Padre Matteo Gregorio La Grua nacque a Castelbuono il 15 febbraio 1914

Figlio di Vincenzo e Anna Sottile, è stato l'animatore del gruppo carismatico di Maria del Rinnovamento nello Spirito Santo, movimento di preghiera nato nel ‘67 in seno alla Chiesa cattolica e fiorente a Palermo dal ‘75.

Entrato nel Seminario dei Frati Minori Conventuali di Montevago (Agrigento) il 28 ottobre 1926, ha compiuto gli studi ginnasiali. Ha emesso i voti temporanei nell'Ordine Francescano il 4 ottobre 1930 ed i voti solenni a Roma, presso il Collegio Serafico, il 19 marzo 1935. Compiuti gli studi liceali e filosofici a Palermo e gli studi teologici a Roma alla Pontificia Facoltà di S. Bonaventura, si è laureato in S. Teologia nel 1940. Ha ricevuto l'Ordinazione sacerdotale a Roma il 25 luglio 1937 e ha insegnato teologia nel Collegio dell'Ordine Francescano a Palermo dal 1939 al 1952, e nel Seminario Arcivescovile e Convitto Ecclesiastico dal 1960 al 1965. È stato ministro provinciale della Sicilia dal 1971 al 1986, vicario episcopale e presidente del Tribunale ecclesiastico diocesano dal 1952. Il 10 ottobre 1975, il Cardinale Pappalardo gli affidò il mandato di guidare il popolo dei carismatici di Palermo e, da quello stesso anno, servì il Gruppo Maria del Rinnovamento nello Spirito presso la Chiesa del S. Cuore della Noce.

Per anni la porta nel cortile di via Ruggerone, proprio sul retro della chiesa Sacro Cuore di Gesù, alla Noce, è stata un punto di riferimento fondamentale e meta di speranza per gente proveniente da ogni parte della città, della Sicilia e anche da diverse zone d'Italia. Padre La Grua ha sempre aperto la sua porta a tutti, dalla duchessa di Aosta all'ultimo dei poveri del quartiere, persone con problemi di ordine fisico, che si accostavano alle preghiere di guarigione, ma anche con mali spirituali, bisognosi di un consiglio.

Fino agli ultimi giorni di vita di Padre Matteo (scomparso 15 gennaio 2012 all'età di 97 anni) i fedeli hanno continuato a bussare incessantemente alla porta della piccola segreteria, chiedendo un sostegno, una preghiera o un colloquio con il sacerdote che, nonostante la veneranda età, non ha mai lasciato inascoltate le voci e le loro richieste di aiuto, asserendo che «i bisogni della gente non vanno mai in pensione. Di conseguenza, nemmeno i sacerdoti».


Uomo di grande cultura e di molteplici interessi, quando il fisico lo sorreggeva ancora, scandagliava personalmente sentieri di montagna per raccogliere quei funghi di cui era grande conoscitore o letti di fiumi alla ricerca di minerali e fossili. Possedeva un'enorme collezione di pietre e minerali provenienti da tutto il mondo (ha anche organizzato una mostra qualche anno fa). Li amava anche per motivi spirituali: "Cristo stesso è definito pietra" disse in un'intervista nel 2007, fatta in occasione dei suoi 70 anni di sacerdozio. Padre La Grua è stato anche un grande esorcista. Diverse sono le testimonianze di persone liberate dal demonio grazie ai suoi esorcismi, oltre che di tante altre che sarebbero state guarite da mali incurabili per mezzo della potente preghiera del sacerdote.

Il giorno delle esequie, celebrate nell'affollatissima Cattedrale di Palermo dall'arcivescovo Paolo Romeo, erano presenti diverse personalità religiose, che hanno ricordato anche la sua gioiosa e fedele adesione alla vocazione francescana, esplicitata nel suo stile di essere sacerdote conformato a Cristo, mettendo a disposizione la propria vita per il bene degli altri, nella totale dimenticanza di sé, sempre pronto e disponibile nella operosità del bene.

A Padre La Grua si deve la fondazione del Centro Carismatico Gesù Liberatore nella contrada di Margifaraci a Palermo, che resta un importante simbolo della sua opera. Il centro, sorto su un terreno appartenuto a mafiosi e donato da una donna convertita, era stato realizzato anche per incidere nel difficile tessuto sociale di Palermo e il sogno di Padre Matteo era quello di trasformare Margifaraci in un tempio carismatico che potesse diventare riferimento per tutti. Anche dopo la sua morte proseguono gli incontri a Margifaraci, appuntamenti fissi il martedì, venerdì e sabato, in quello che ancora è un semplice ma ampio capannone, in grado di ospitare migliaia di fedeli.